27 gennaio: inaugurazione della II edizione del Master in Progettazione e gestione dei sistemi colturali moderni e tecnologicamente avanzati
Lunedì 27 gennaio prende avvio la II edizione del master di ...
Presso il Campus di BF Educational a Jolanda di Savoia, in provincia di Ferrara, ha preso il via un progetto che segna un punto di svolta nella ricerca applicata all’agricoltura. Si tratta del primo laboratorio transdisciplinare al mondo che integra fisica, ingegneria e agronomia per studiare il continuum suolo-pianta- atmosfera.
Questa iniziativa, unica nel suo genere, si inserisce nella missione di BF Educational, società del gruppo BF Spa, impegnata nello sviluppo di progetti di formazione e ricerca in agricoltura. Il centro non solo promuove l’innovazione attraverso l’integrazione di diverse discipline scientifiche, ma punta anche a formare una nuova generazione di esperti capaci di utilizzare tecnologie avanzate per la gestione in primis delle risorse naturali.
Il laboratorio di ricerca di BF Educational usa tecniche diagnostiche avanzate, basate sul digital imaging e strumenti di analisi territoriale applicabili su larga scala tramite l'impiego di satelliti. Le tecnologie come la risonanza magnetica o la PET (tomografia a emissione di positroni) sono adattate alle esigenze agronomiche, permettendo di ottenere diagnosi estremamente accurate sullo stato di salute delle colture senza ricorrere a metodi invasivi. Grazie alla miniaturizzazione di questi strumenti, il laboratorio ha sviluppato dispositivi portatili che nei prossimi anni potranno essere impiegati direttamente in campo, fornendo dati in tempo reale agli agricoltori e ai ricercatori. Inoltre, il centro di ricerca utilizza diffusamente l’AI e il machine learning anche per stimare la variabilità spaziale dei suoli e analizzare gli scenari di come la gestione agricola può incidere sugli scambi gassosi con l’atmosfera.
In questo contesto, la formazione ha un ruolo chiave: master, corsi tecnologicamente avanzati e summer school sono indirizzati all’applicazione delle tecnologie più innovative in agricoltura. Qui gli studenti possono confrontarsi con esperti e partecipare a progetti di ricerca internazionali. Il tutto è possibile grazie alla collaborazione con i centri di ricerca e alcune delle principali università italiane ed europee, tra cui quelle di Firenze, Teramo, Napoli, Bologna, Tuscia, Padova, Magdeburg, Maastricht e Oxford.
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